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La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
La storia delle ferrovie in Italia ebbe inizio nel Regno delle Due Sicilie borbonico con l'apertura di un breve tratto di linea ai piedi del Vesuvio, la Napoli-Portici di poco più di sette chilometri, inaugurata il 3 ottobre 1839.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere completa o aggiornata. In questo stradario di Livorno sono compresi i nomi di strade, piazze e luoghi del territorio comunale di Livorno e la loro storia, sia di quelli attuali che di quelli non più esistenti.
La diocesi di Livorno (in latino: Dioecesis Liburnensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 187.000 battezzati su 207.531 abitanti. È retta dal vescovo Simone Giusti. Patrona della diocesi è santa Giulia di Corsica martire.
I bombardamenti su Livorno, nel corso della seconda guerra mondiale, costituiscono uno degli episodi più significativi per la storia della città. Durante la seconda guerra mondiale Livorno ha subito, infatti, oltre 1000 allarmi bombardamento e circa cento bombardamenti aerei. I bombardamenti vennero effettuati da parte dell'aviazione americana con i bombardieri B-17, dall'aviazione francese con gli aerei Amiot 143, dall'aviazione inglese con i quadrimotori Avro Lancaster e dall'aviazione tedesca. Livorno è stata una delle città italiane più disastrosamente colpite dalla guerra. I bombardamenti erano iniziati nel 1940 da parte dell'aviazione francese con risultati modesti. Proseguirono dal 9 al 13 luglio 1944 con incursioni diurne da parte degli americani e notturne da parte degli inglesi. Solo dal 1943 iniziò la sistematica distruzione della città con i bombardamenti a tappeto.
Faenza (AFI: [faˈɛnʦa], Fẽza in romagnolo) è un comune italiano di 58 250 abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna. La città è storicamente nota per la produzione di ceramica artistica, in particolare la maiolica, per la quale viene di fatto nominata e riconosciuta a livello internazionale con il termine "Faience". Di origine romana, sotto la signoria dei Manfredi iniziò ad attraversare un'epoca di grande sviluppo architettonico e artistico dal Rinascimento al Barocco e, grazie all'intensa attività artistica e culturale, tra il XVIII e il XIX secolo divenne un centro di riferimento del Neoclassicismo in Italia e in Europa. Posta sulla via Emilia tra Imola e Forlì, poco a ovest del centro della Romagna, si trova ai piedi dei primi rilievi dell'Appennino faentino ed è sede vescovile della diocesi di Faenza-Modigliana.
Venezia (AFI: /veˈnɛttsja/, ; in veneto [veˈnɛːsja]) è una città di 256 589 abitanti, il cui centro storico (limitato ai sestieri della città lagunare) al 1º novembre 2017 ne contava 53 976, capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Veneto. Secondo comune della regione per popolazione dopo Verona e primo in Veneto per superficie, comprende sia territori insulari sia di terraferma ed è articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma). L'area urbana funzionale (FUA) conta 559.983 abitanti.La città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissima, la Dominante e la Regina dell'Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.
Affievolite le ideologie risorgimentali che dominavano il dibattito e la lotta politica italiana, l'inizio del secolo XX vede la crescita e lo scontro di numerosi movimenti rivoluzionari nell'Italia del Primo Novecento caratterizzati da uno sviluppo della lotta di classe da una parte, e da un nazionalismo acceso, sostenuto dalla crescente classe borghese dall'altra parte. Questi movimenti erano anche influenzati da diverse ideologie che circolavano in Europa quali quelle del Socialismo rivoluzionario in aperta scissione rispetto ai socialisti riformisti, le posizioni radicali degli intellettuale futuristi, e sull'onda di quanto accadeva negli altri paesi europei, un forte nazionalismo in cui trovava spazio anche l'irredentismo italiano scomparso nella normale vita politica italiana dopo la firma della triplice alleanza.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
L'Accademia navale di Livorno è un ente di formazione universitaria militare, alle dipendenze dell'Ispettorato scuole della Marina Militare, aperto a entrambi i sessi, che si occupa della formazione tecnica e della preparazione militare degli allievi ufficiali della Marina militare italiana.
La chiesa di Santa Caterina è un luogo di culto cattolico di Livorno, in piazza dei Domenicani; la sua alta cupola è l'elemento di spicco dello storico quartiere della Venezia Nuova, edificato a partire dalla prima metà del Seicento. All'interno si trova un altare della comunità siro-maronita; inoltre un'epigrafe ricorda che un questa chiesa pregò Elizabeth Ann Bayley Seton.
Il lazzaretto (o lazzeretto) era un luogo di confinamento e d'isolamento per portatori di malattie contagiose, in particolar modo di lebbra e di peste. Nelle città di mare era anche un luogo chiuso in cui merci e persone provenienti da paesi di possibile contagio dovevano trascorrere un soggiorno di determinata durata, spesso di quaranta giorni, da cui il termine quarantena. Sull'origine del nome "lazzaretto" ci sono due ipotesi: la prima viene ricondotta a quella del lebbroso Lazzaro - protagonista della parabola evangelica - venerato come protettore delle persone affette da lebbra, la seconda invece richiama il primo lazzaretto, quello di Santa Maria di Nazareth a Venezia, il cui appellativo, per successive distorsioni fonetiche, si è trasformato da Nazareth a nazaretto a lazzaretto. La loro fama deriva però dal fatto di essere stati così chiamati gli ospedali temporanei che venivano allestiti per evitare un'epidemia di peste. Nel lazzaretto, che nelle città più grandi potevano essere anche più di uno, venivano tenuti in quarantena i malati. Durante epidemie con un alto tasso di mortalità, nei periodi di parossismo del contagio, essi si riempivano di ammalati che, con alta probabilità, morivano nel giro di pochi giorni. Le condizioni igieniche precarie dei lazzeretti a volte invece che arginare un contagio, lo favorivano, con il sovraffollamento, la promiscuità con il personale medico, che facilmente si ammalava a sua volta, e la mancanza di alcune condizioni igieniche che per ragioni di indigenza non potevano essere rispettate. Per esempio si sapeva bene che quando un malato appestato moriva si sarebbero dovute bruciare tutte le sue cose, come gli abiti e il giaciglio: ma in condizioni di estrema urgenza, come durante un'epidemia, era impossibile procurarsi anche solo la paglia fresca giornaliera dove far stendere i malati.
L'Associazione Calcio Pisa 1909, meglio nota come Pisa, è una società calcistica italiana con sede nella città di Pisa. Fondata nel 1909 con la denominazione di Pisa Sporting Club — tuttora usata nella sua identità societaria —, e ricostituita in tre occasioni (nel 1994 come Associazione Calcio Pisa, poi come Pisa Calcio e infine di nuovo come Associazione Calcio Pisa 1909 nel 2009), vanta quale massimo successo 7 partecipazioni alla Serie A e 33 alla Serie B; nella stagione 1920-21 ha inoltre partecipato alla finale per il titolo nazionale di massima serie. Nel palmarès annovera inoltre due Coppe Mitropa, due campionati di Serie B e una Coppa Italia Serie C. Nella stagione 2020-2021 milita in Serie B.
Gli italoamericani sono un gruppo etnico degli Stati Uniti d’America composto da differenti sottogruppi che si identificano tutti con l’ascendenza italiana, non necessariamente di cultura peninsulare o possessori di cittadinanza italiana, né tantomeno di Lingua italiana. Il termine italoamericani include sia italiani di prima generazione che abitano (o hanno risieduto dal XVII secolo) negli Stati Uniti d'America in modo permanente o comunque per un periodo significativo della loro vita; sia le persone nate in Italia ed emigrate negli Stati Uniti d'America; sia quelle nate negli Stati Uniti d'America da genitori italiani, nonché tutti i loro discendenti (dalla terza generazione in poi) che si identifichino come appartenenti ad essa. La eterogeneità delle discendenze e delle influenze socio-culturali nelle generazioni di Italiani-Americani hanno portato alla considerazione che gli italoamericani abbiano, nella maggior parte dei casi, un’identità propria ben distinta nelle dinamiche, nella linguistica (Lingua italoamericana) e nelle abitudini sociali da quella propriamente detta “Cultura italiana”.
Il Corpo del genio della Marina, abbreviato GM, è uno dei sei corpi della Marina Militare i cui più noti esponenti sono stati Benedetto Brin, Vittorio Cuniberti, Raffaele Rossetti, Angelo Scribanti, Teseo Tesei. Così come tutti i corpi della Marina, salvo il Corpo degli equipaggi militari marittimi (CEMM), esso è costituito unicamente da ufficiali, provenienti, per la maggior parte, dai Corsi normali dell'Accademia Navale di Livorno oppure, in alcuni casi, selezionati da concorsi. La laurea prevista per gli ufficiali dei ruoli normali in accademia è quella in ingegneria navale (3+2). Il Corpo del genio della Marina è retto da un ammiraglio ispettore capo.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
Bruno Bernini (Livorno, 4 gennaio 1919 – Livorno, 16 gennaio 2013) è stato un partigiano e politico italiano. Membro della Resistenza ed esponente del Partito Comunista Italiano, fu Deputato nella VI legislatura, nella VII e poi nell'VIII.
Leopoldo Barboni (San Frediano a Settimo, 1848 – Trapani, 1921) è stato un insegnante, saggista e romanziere italiano.
Il Mezzogiorno o Meridione d'Italia è una macro-regione economica comprendente l'Italia meridionale e quella insulare. L'estensione geografica del Mezzogiorno d'Italia corrisponde al bacino territoriale, storico e culturale un tempo occupato dai due Regni di Sicilia e di Napoli (ufficialmente nominati Regnum Siciliae ultra Pharum e citra Pharum, ovvero "Regno di Sicilia al di là del Faro" e "al di qua del Faro"), riuniti nel 1816 nel Regno delle Due Sicilie (comprendente le attuali regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e parte della regione Lazio); la Sardegna non vi è mai rientrata, per quanto nei dati sia comunque, di solito, aggregata alla definizione di "Mezzogiorno". Lo sviluppo economico di questa macroregione è oggetto di studi da parte di enti quali la Svimez, con sede a Roma, e l'Associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno, con sede a Napoli. L'appartenenza dell'isola di Sardegna alla suddetta macroregione è controversa, in virtù del posizionamento geografico, della storia del tutto peculiare, della specificità linguistica e culturale, nonché di svariate differenze socio-economiche rispetto alle altre regioni considerate.
La cronologia del fascismo italiano riguarda il periodo della storia d'Italia che va dalle origini del fascismo (1919) alla vittoria della Resistenza partigiana e all'uccisione di Benito Mussolini. Tale periodo include il cosiddetto "Ventennio", cioè il periodo del regime fascista, che va dalla fine del 1922 (con la marcia su Roma) al 25 luglio 1943 (arresto di Benito Mussolini su ordine del re Vittorio Emanuele III).
Gianfranco Lombardi detto Dado (Livorno, 20 marzo 1941 – Cocquio-Trevisago, 22 gennaio 2021) è stato un cestista e allenatore di pallacanestro italiano. Soprannominato da tutti Dado, per via della grossa mole che lo caratterizzava, è considerato tra i più grandi giocatori italiani degli anni sessanta, simbolo della pallacanestro bolognese e colonna della nazionale italiana. Pur non avendo mai vinto alcuno scudetto, è stato inserito nell'Italia Basket Hall of Fame.
Il cantiere navale di Monfalcone, la cui attuale denominazione è Fincantieri - Cantiere Navale di Monfalcone, è un cantiere navale con sede in Monfalcone nel quartiere di Panzano. Lo stabilimento, attualmente, è il più grande di Fincantieri ed è impegnato nella costruzione di navi da crociera ad elevato tonnellaggio.
L'Associazione Sportiva Livorno Calcio, meglio nota come Livorno, è una società calcistica italiana con sede nella città di Livorno. Nata nel 1915 come Unione Sportiva Livorno, venne rifondata nel 1991, quando assunse la denominazione attuale. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano. Ha disputato 29 stagioni al più alto livello del campionato italiano, 18 delle quali nella massima serie a girone unico. Dopo aver raggiunto la finalissima nazionale nella stagione 1919-1920, è stata una delle 18 squadre ammesse nel 1929 a disputare il primo campionato di A, dove vanta come miglior risultato il secondo posto conseguito nel 1942-1943. Nel suo palmarès annovera inoltre la vittoria di vari campionati e coppe minori nazionali, che gli hanno valso la 25ª miglior tradizione sportiva in Italia, mentre in campo europeo vanta una partecipazione alla Coppa UEFA nell'annata 2006-2007.
La Leopolda è un convegno politico ideato e lanciato da Matteo Renzi a partire dal 2010 che si svolge ogni anno in autunno, a Firenze, presso l'ex stazione Leopolda.
Forza Italia (FI) è un partito politico italiano di centro-destra. Fondato il 16 novembre 2013 da Silvio Berlusconi, riprende il nome e il simbolo dell'omonima formazione politica, attiva dal 18 gennaio 1994 al 27 marzo 2009. Vi è confluita la maggioranza degli esponenti del Popolo della Libertà dopo la scissione dell'area di Angelino Alfano, passata invece al Nuovo Centrodestra..
Andrea Romano (Livorno, 10 maggio 1967) è un politico, storico e accademico italiano. È stato direttore di Democratica, giornale online del Partito Democratico dopo la dismissione de L'Unità.
La bibliografia su Livorno contiene un elenco dei testi consultati per la voce relativa alla città: Ampola Massimo,Mondi vitali,religiosi secolari:la morfologia sociale livornese,editrice Giardini,Pisa,1983. AA.VV., Fascisti a Livorno, Livorno, Editrice l'Informazione, 2001. AA.VV., Paolo Castignoli, Luciano Bernardini, Laura Dinelli, La difesa di Livorno, 10 e 11 maggio 1849, copia anastatica, Livorno, Books & Company editore, 2004. ISBN 88-7997-070-4. Barbara Allegranti, Cimiteri monumentali di Livorno: guida ai beni storici e artistici: i cimiteri della nazione ebrea, inglese e olandese-alemanna, Pisa, Pacini, 1996. Archivio Storico Comunale (a cura dell'), Livorno nell'800, Livorno, Comune di Livorno, 2003. Mario Baglini, Livorno 1848. Le Memorie di Giuliano Ricci, Livorno, Books & Company editore, 2009. ISBN 978-88-7997-114-0. Gabriele Bedarida, Gli Ebrei a Livorno, collana Percorsi nella Storia, Livorno, Debatte, 2006. ISBN 88-86705-58-1. Luciano Bernardini, Laura Dinelli, Giovanni Fattori. Inediti nel primo centenario della morte, Livorno, Books & Company editore, 2008. ISBN 978-88-7997-110-2. Fabio Bertini, Risorgimento e Paese reale. Riforme e rivoluzione a Livorno e in Toscana (1830-1849), Firenze, Le Monnier, 2003. Fabio Bertini, Risorgimento e questione sociale. Lotta nazionale e formazione della politica a Livorno e in Toscana (1849-1861), Firenze, Le Monnier, 2007. Lando Bortolotti, Livorno dal 1748 al 1958, Firenze, Olschki, 1970. Luciano Cauli, Giovanni Messeri, Mario Taddei (a cura di), Archeologia e Territorio Livornese. Atti II Seminario, Livorno, Comune di Livorno, 2003. Riccardo Ciorli, Livorno. Storie di ville e palazzi, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 1994. Grazia Dal Canto, Livorno per amore. Storia di Livorno dalle origini ai giorni nostri, Città di Castello, Editrice Nuova Fortezza, 1996. Antonia d'Aniello (a cura di), I Luoghi della Fede. Livorno, la Val di Cornia e l'Arcipelago, Calenzano, Mondadori, 2000. ISBN 88-04-46785-1. Francesca Cagianelli, Dario Matteoni, Livorno, la costruzione di un'immagine. Le smanie della villeggiatura, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001. ISBN 88-8215-396-7. Francesca Cagianelli, Dario Matteoni, Livorno, la costruzione di un'immagine. Tradizione e modernità nel Novecento, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2003. ISBN 88-8215-696-6. Francesca Canuto, Paesaggio, parchi e giardini nella storia di Livorno, Livorno 2007. Otello Chelli, Livorno: il Mediterraneo in cucina, Roma, Edizioni del Cerro, 1989. Aldo Del Lucchese, Stradario storico della Città e del Comune di Livorno, terza edizione, Livorno, Belforte, 1973. Luigi Donolo, L'Accademia Navale. Livorno e la sua Università del mare, collana Percorsi nella Storia, Livorno, Debatte, 2006. ISBN 88-86705-23-9. Lucia Frattarelli Fischer, Vivere fuori dal ghetto. Ebrei a Pisa e Livorno (secolo XVI-XVIII), Torino 2008. Giorgio Fontanelli, Il punto dei 4 nasi. Storia di Livorno. L'avventura di un villaggio che volle diventare città, San Giovanni in Persiceto, Nuova Fortezza, 1984. Matteo Giunti e Giacomo Lorenzini (a cura di), Un archivio di pietra: l'antico cimitero degli inglesi di Livorno. Note storiche e progetti di restauro, Ospedaletto (Pisa) 2013. Piero Innocenti, Il turismo in Provincia di Livorno. Dinamica recente e prospettive, Livorno, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Livorno, 2004. Gianfranco Lamberti, Dario Matteoni (a cura di), Il Teatro Goldoni di Livorno, un restauro per la città, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 2004. ISBN 88-7781-556-6. Maria Teresa Lazzarini, L'oratorio di San Ranieri nella chiesa di Santa Giulia a Livorno, collana Percorsi nella Storia, Livorno, Debatte, 2006. ISBN 88-86705-61-1. Maurizio Mini, Andrea Pellegrini, Livorno, dalla 'musica americana' al Jazz - La storia, le storie, Livorno, Erasmo, 2013, ISBN 978-88-89530-55-9., Collana Erasmo Musica - I Quadrati, con prefazione di Stefano Zenni Michele Luzzati (a cura di), Le tre sinagoghe. Edifici di culto e vita ebraica a Livorno dal Seicento al Novecento, Torino, 1995. Vittorio Marchi, Un porto europeo ed intercontinentale in Toscana, San Giovanni in Persiceto, Nuova Fortezza, 1984. Vittorio Marchi, Ugo Canessa, Duecento anni della Camera di Commercio nella storia di Livorno, Livorno, Debatte, 2001. Dario Matteoni, Le città nella storia d'Italia. Livorno, Roma - Bari, Laterza, 1985. ISBN 88-420-2617-4. Dario Matteoni, Livorno, la costruzione di un'immagine. I palazzi di città, Cinisello Balsamo, Cassa di Risparmi di Livorno, 1999. Dario Matteoni, Pasquale Poccianti e l'acquedotto di Livorno, Roma - Bari, Laterza, 1992. ISBN 88-420-4154-8. Renzo Mazzanti, Il capitanato nuovo di Livorno (1606 - 1808). 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Alessandro Lucarelli (Livorno, 22 luglio 1977) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, vicedirettore sportivo del Parma.
Con il nome di Grande Torino si indica la squadra di calcio italiana della società sportiva Torino Football Club, all'epoca chiamata Associazione Calcio Torino, nel periodo storico compreso negli anni quaranta del XX secolo, pluricampione d'Italia i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale italiana, nonché una delle formazioni più forti della storia del calcio, e che ebbe tragico epilogo il 4 maggio 1949, in quella sciagura aerea nota come Tragedia di Superga nella quale l'intera squadra perse la vita.Con questo nome, benché si identifichi comunemente la squadra che perì nella sciagura, si usa definire l'intero ciclo sportivo, durato otto anni, che ha portato alla conquista di cinque scudetti consecutivi e di una Coppa Italia.
Il Famedio di Montenero è una struttura architettonica di Livorno, situata presso il santuario della Madonna delle Grazie.
Il cantiere navale Ernesto Breda di Marghera è stato impiantato dopo la prima guerra mondiale, con il sorgere a Venezia del porto industriale e risalgono al 1917 i primi scavi e i primi lavori di banchinamento verso la sponda settentrionale del canale industriale Nord di Porto Marghera, zona nella quale vennero impiantati i bacini e la darsena su cui sarebbero sorti gli scali e l'area del cantiere.
Le Guerre d'Italia, spesso indicate anche come le Grandi Guerre d'Italia, furono una serie di conflitti, combattuti prevalentemente sul suolo italiano nella prima metà del secolo XVI (per la precisione durarono dal 1494 al 1559), aventi come obiettivo finale la supremazia in Europa. Furono inizialmente scatenate da alcuni sovrani francesi, che inviarono nella penisola italiana le loro truppe, per far valere i loro diritti ereditari sul Regno di Napoli e poi sul Ducato di Milano. Da locali le guerre divennero in breve tempo di scala europea, coinvolgendo, oltre alla Francia anche la maggior parte degli stati italiani, il Sacro Romano Impero, la Spagna, l'Inghilterra e l'Impero Ottomano. Nel 1492, con la morte di Lorenzo de' Medici, era crollata la Lega Italica che aveva assicurato la pace nella penisola per 40 anni. Nel 1494, Carlo VIII di Francia calò in Italia andando ad occupare il Regno di Napoli sulla base di una rivendicazione dinastica. Tuttavia, venne costretto ad abbandonare i territori occupati dopo la formazione di una Lega anti-francese (cui aderirono Venezia, Milano, il Papa, la Spagna, l'Inghilterra, Massimiliano d'Asburgo). L'esercito messo in campo dalla Lega non riuscì, nella battaglia di Fornovo, a sbarrare il passo alle forze di Carlo VIII nella loro risalita verso il Piemonte e la Francia. Carlo dunque lasciò l'Italia senza mantenere le conquiste territoriali, ma ciò fu solo l'inzio di una serie di guerre: l'Europa intera sapeva che l'Italia era una terra incredibilmente ricca e allo stesso tempo divisa in molteplici stati, difesi da abili condottieri e mercenari che erano disposti a combattere per il miglior offerente. Nel tentativo di evitare gli errori del suo predecessore, Luigi XII di Francia annetté il ducato di Milano e firmò un accordo con Ferdinando d'Aragona (già governatore di Sicilia e di Sardegna) per condividere il Regno di Napoli. Tuttavia, Ferdinando abbandonò Luigi XII e espulse le truppe francesi dal Mezzogiorno in seguito alle battaglie di Cerignola e Garigliano. Dopo una serie di alleanze e tradimenti, il Papato decise di schierarsi contro il controllo francese su Milano e sostenne Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero ed erede dei territori dell'Aragona in Italia. Dopo le battaglie di Bicocca e Pavia, la Francia guidata dal re Francesco I perse il controllo di Milano a favore degli Asburgo. Tuttavia, le truppe protestanti tedesche ammutinatesi a Carlo V saccheggiarono Roma nel 1527: questo evento rappresentò un punto di svolta nello sviluppo delle guerre europee di religione e indusse Carlo V a concentrarsi sull'affermarsi del protestantesimo nel Sacro Romano Impero. Il successore di Francesco I, Enrico II di Francia, approfittò della situazione e cercò di stabilire la supremazia in Italia invadendo la Corsica e la Toscana. Tuttavia, la sua conquista della Corsica fu rovesciata dall'ammiraglio genovese Andrea Doria e le sue truppe in Toscana furono sconfitte nella Battaglia di Scannagallo dai fiorentini e dall'esercito imperiale. Con l'abdicazione di Carlo V, Filippo II di Spagna ereditò Milano e il Mezzogiorno mentre Ferdinando I d'Asburgo divenne imperatore. L'ultimo significativo scontro, la battaglia di San Quintino (1557), fu vinto da Emanuele Filiberto di Savoia per le forze spagnole e imperiali: ciò portò alla restaurazione in Piemonte, occupato dalla Francia precedentemente, di casa Savoia. Nel 1559 fu stipulata la Pace di Cateau-Cambrésis.
Il Circolo Scherma Fides Livorno è una delle associazioni sportive più antiche d'Italia e una delle più vincenti del mondo. Affiliato alla Federazione Italiana Scherma, il Circolo è stato insignito di importanti onorificenze tra cui la "Medaglia d'Oro al Valore Atletico" e il "Collare d'Oro per Meriti Sportivi". Fondato a Livorno nel 1892 da Giuseppe Nadi, detto Beppe, il Circolo Fides è, tra le palestre italiane, quella che ha generato il più alto numero di campioni tanto da essere riconosciuta come una delle più importanti scuole schermistiche al mondo. Il fondatore, Giuseppe Nadi, fu un grande maestro d'armi che seppe formare un gruppo di schermidori incredibili tra i quali spiccavano i suoi due figli: Aldo Nadi e Nedo Nadi. Nedo Nadi, uno dei più grandi schermidori di tutti i tempi, è passato alla storia per la grande impresa compiuta ai Giochi della VII Olimpiade di Anversa del 1920 dove riuscì a vincere la medaglia d'oro in tutte e tre le armi, sciabola a squadre e individuale, fioretto a squadre e individuale e spada a squadre (alla gara individuale di spada non poté partecipare a causa di un malessere). L'Italia ai Giochi della VII Olimpiade di Anversa era rappresentata in gran parte da Schermidori provenienti dal Circolo Scherma Fides Livorno. Oltre a Nedo, erano infatti presenti: Aldo Nadi, Oreste Puliti, Baldo Baldi, Dino Urbani e Andrea Marrazzi che conquistarono l'oro a squadre in tutte le specialità. Aldo Nadi vinse anche l'argento nella sciabola individuale dietro al fratello. Oltre ai già citati campioni, dal Circolo Scherma Fides sono usciti, in ogni epoca, un numero elevato di grandi schermidori. Bino Bini, Giorgio Chiavacci, Gustavo Marzi, Athos Tanzini, Aldo Montano senior (nonno dell'Aldo Montano dei nostri giorni e capostipite della dinastia dei Montano), gli allievi del maestro Athos Perone, Manlio Di Rosa, Mario Curletto, Pierluigi Chicca, Rolando Rigoli, Mario Tullio Montano, Mario Aldo Montano, Tommaso Montano, Carlo Montano, Angelo Scuri, e gli attuali campioni che tuttora si impongono sulle pedane di tutto il mondo, Aldo Montano junior (oro nella sciabola individuale ad Atene 2004) e il fiorettista Andrea Baldini. Tra gli atleti dell'ultima generazione, tra il 2000 e il 2004, ha fatto parte del Circolo Fides anche un allievo del Maestro Antonio Di Ciolo: il grande fiorettista Salvatore Sanzo, che per la società sportiva livornese ha vinto un oro a squadre e un argento individuale nel fioretto alle Olimpiadi di Atene del 2004. Grazie a loro e a molti altri, il palmarès del Circolo Scherma Fides è davvero invidiabile: 61 medaglie olimpiche (30 d'oro, 28 d'argento e 3 di bronzo) e 107 medaglie ai Campionati Mondiali (41 d'oro, 42 d'argento e 24 di bronzo) solo per citare le due competizioni più importanti. Tra le nuove leve del Circolo Fides si sono già messi in luce: Tommaso Lari, Campione del Mondo individuale e a squadre e Campione d'Europa a squadre Under 20 di fioretto, Irene Vecchi, Vice Campionessa del Mondo individuale e a squadre e Campionessa d'Europa Under 23 di sciabola, Beatrice Monaco, Campionessa d'Europa Under 20 di fioretto, Edoardo Luperi, Vice campione del Mondo e Campione d'Europa Under 17di fioretto, Benedetta Baldini, Campionessa d'Europa a squadre Under 17 di sciabola e Alessandro Paroli, Campione del Mondo a squadre Under 20 di fioretto.
Il Canto degli Italiani, conosciuto anche come Fratelli d'Italia, Inno di Mameli, Canto nazionale o Inno d'Italia, è un canto risorgimentale scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847, inno nazionale della Repubblica Italiana. Il testo si compone di sei strofe e un ritornello che si alterna alle stesse. ed è musicato in tempo di 4/4 nella tonalità di si bemolle maggiore. La sesta strofa riprende con poche variazioni il testo della prima. Il canto fu molto popolare durante il Risorgimento e nei decenni seguenti, sebbene dopo l'unità d'Italia (1861) come inno del Regno d'Italia fosse stata scelta la Marcia Reale, che era il brano ufficiale di Casa Savoia. Il Canto degli Italiani era infatti considerato troppo poco conservatore rispetto alla situazione politica dell'epoca: Fratelli d'Italia, di chiara connotazione repubblicana e giacobina, mal si conciliava con l'esito del Risorgimento, che fu di stampo monarchico. Dopo la seconda guerra mondiale l'Italia diventò una repubblica e il Canto degli Italiani fu scelto, il 12 ottobre 1946, come inno nazionale provvisorio, ruolo che ha conservato anche in seguito rimanendo inno de facto della Repubblica Italiana. Nei decenni si sono susseguite varie iniziative parlamentari per renderlo inno nazionale ufficiale, fino a giungere alla legge nº 181 del 4 dicembre 2017, che ha dato al Canto degli Italiani lo status di inno nazionale de iure.
L'Abruzzo (o gli Abruzzi) (AFI: /aˈbrutʦo/) è una regione a statuto ordinario dell'Italia meridionale, con capoluogo L'Aquila, compresa tra il medio Adriatico e l'Appennino centrale. Estesa su una superficie di 10 831 km², ha una popolazione di 1 288 385 abitanti ed è divisa in quattro province (L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo) e 305 comuni. Confina a nord con le Marche, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con il Lazio e a sud con il Molise: si divide principalmente in una parte costiera-collinare sul versante orientale con le spiagge e le colline prospicienti l'Adriatico, e una parte montuosa sul lato occidentale con i Monti della Laga (2.458 m s.l.m), il Gran Sasso d'Italia (2 914 m s.l.m.), la Majella (2 793 m s.l.m.), il Sirente-Velino (2 487 m s.l.m.) e i Monti Marsicani (2.283 m s.l.m.), che costituiscono i principali massicci montuosi della catena appenninica. Pur potendo essere considerato centrale dal punto di vista geografico, l'Abruzzo è storicamente, culturalmente, economicamente e in gran parte anche linguisticamente legato al Mezzogiorno d'Italia, anche secondo le definizioni adottate da Istat ed Eurostat.
L'architettura Liberty in Italia si affermò inizialmente come «arte nuova» o, secondo il giornalista torinese Enrico Thovez, «arte floreale», questo nuovo stile stupì per essere così «fedelmente naturalistico e nella sostanza nettamente decorativo». A seguito delle edizioni dell'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna, Torino vide il crescente proliferare di questo nuovo stile in ambito prevalentemente architettonico, celebrando una sorta di «rinascimento delle arti decorative», avvalendosi di contributi dei maggiori autori dell'epoca come Raimondo D'Aronco e il torinese Pietro Fenoglio che si affermò per sua proficua attività di ingegnere e che fece del liberty torinese uno degli esempi più fulgidi e coerenti del variegato panorama architettonico italiano del tempo.L'Art Nouveau in architettura e design degli interni superò lo storicismo eclettico che permeava l'età vittoriana. Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del Rococò, come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici ornamenti naturalistici vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti. In definitiva il carattere più rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'ordine architettonico che nonostante alcuni sperimentalismi aveva conservato per tutto il XIX secolo il proprio ruolo dominante in tutto il panorama architettonico, non soltanto accademico. Tale rinuncia ebbe un carattere permanente e continuerà nel protorazionalismo e nel razionalismo. Nel contesto nazionale questa nuova corrente, che in seguito assunse anche il nome di «stile floreale», non si consolidò mai in una vera e propria scuola italiana di riferimento, ma si affermò, seppur con un lieve ritardo rispetto ai maggiori paesi europei, vivendo il suo massimo splendore nei primissimi anni del Novecento. Nella sua prima decade, infatti, si può parlare di liberty, termine che infine si affermò più diffusamente nel complessivo e variegato panorama nazionale e derivante dai celebri magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty.Il liberty, dunque, trovò nell'architettura il suo maggior successo, lasciando ai posteri una delle testimonianze più durature. Tuttavia la primordiale vocazione populistica del liberty andò scemando, l'ideale di un «socialismo della bellezza» andò evolvendosi in un ricco trionfo di motivi floreali, nervature filiformi, ardite decorazioni metalliche di chiara ispirazione fitomorfa ma divenne presto soltanto un privilegio delle classi sociali più abbienti. Il successo di questa corrente stilistica e la varia tipologia di edifici che sorse nei primi decenni del Novecento, valse a Torino il titolo di «capitale italiana del liberty» guadagnando, con tutta probabilità, la maggior concentrazione di edifici liberty in Italia tant'è vero che ancora oggi si possono percepire cospicue testimonianze architettoniche di quell'epoca. Altri esempi di liberty in Italia sono visibili in Palermo, Milano, Napoli, Genova, La Spezia, Bologna, Pescara, Avezzano, Cagliari (Crescentino Caselli), Olbia (Bruno Cipelli, sostenuto dai nobili Colonna di Ponza).
Il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano si tenne al Teatro Carlo Goldoni di Livorno dal 15 al 21 gennaio 1921, inserendosi nel generale contesto di scontro in atto all'interno del movimento operaio internazionale tra la corrente riformista e quella rivoluzionaria. Il dibattito, che venne seguito con grande interesse sia in Italia che all'estero, si incentrò sulla richiesta avanzata dall'Internazionale Comunista di espellere dai partiti ad essa aderenti, o intenzionati a farne parte, la componente riformista. Al termine di giornate caratterizzate da un clima particolarmente tumultuoso e turbolento, il congresso fece registrare la scissione della frazione comunista che, di fronte al rifiuto della maggioranza del partito di accogliere la sollecitazione del Comintern ed estromettere i riformisti dal PSI, abbandonò i lavori e diede vita al Partito Comunista d'Italia.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Francesco Cesare Casùla (Livorno, 12 settembre 1933) è uno storico italiano.
Alessandro Fantozzi (Livorno, 17 marzo 1961) è un ex cestista e allenatore di pallacanestro italiano. Alto 189 centimetri, giocava nel ruolo di playmaker.
Le gare remiere di Livorno sono competizioni che si svolgono tra i vari rioni della città.
Carlo Meyer (Livorno, 14 gennaio 1837 – 3 giugno 1897) è stato un militare e politico italiano.
Italia Viva (IV) è un partito politico italiano fondato il 18 settembre 2019 da Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio ed ex segretario nazionale del Partito Democratico. È un partito liberale, riformista e in forte opposizione al nazionalismo, al populismo e al sovranismo.
La Venezia Nuova è un quartiere di Livorno, l'unico del centro cittadino che, dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale e la ricostruzione postbellica, abbia conservato gran parte delle sue vestigia urbanistiche e architettoniche. Pur non coincidendo col nucleo originario della Livorno medicea, rappresenta pertanto il vero centro storico della città. Ogni estate, solitamente a cavallo tra luglio ed agosto, il quartiere diventa il centro di una manifestazione folkloristica ("Effetto Venezia"), durante la quale le strade sono animate da bancarelle, spettacoli ed eventi culturali. Inoltre la Venezia è sede di una cantina partecipante alle competizioni remiere livornesi. Dal punto di vista amministrativo faceva parte della circoscrizione 2 (abolita).
Livorno, o livornese (in inglese Leghorn Chicken), è una razza italiana di pollo famosa in tutto il mondo. La razza deriva da incroci di polli allevati nelle campagne toscane, ed ha preso il nome dalla città di Livorno, dal cui porto è partita per raggiungere l'America e la Gran Bretagna. Si tratta di una razza leggera e vivace con una spiccata attitudine alla produzione di uova e scarsa tendenza a covare. Molti ceppi industriali di ovaiole derivano dalla Livorno bianca, che è stata utilizzata nei paesi occidentali a questo scopo. Molti paesi esteri hanno effettuato una selezione accurata partendo dall'originario pollo italiano, così oggi sono presenti anche la Livorno americana (chiamata Leghorn) la Livorno tedesca (chiamata Italiener) e la Livorno inglese. In Italia sono state standardizzate dieci colorazioni diverse, anche se all'estero ne sono presenti molte di più. È stata creata anche una versione nana della razza: conserva le stesse caratteristiche
La memorialistica garibaldina è un genere letterario sviluppatosi in Italia nella seconda meta dell'Ottocento. Si tratta di cronache, memorie e racconti legati alle imprese garibaldine, in gran parte redatte da scrittori che vi avevano personalmente partecipato.
La Marina Militare costituisce una delle quattro forze armate della Repubblica Italiana, insieme a Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri: ad essa sono affidati il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali ed internazionali. La sua storia inizia nel 1946 dopo la Seconda guerra mondiale con la nascita della Repubblica, ereditando la struttura della Regia Marina e quelle unità navali che le condizioni armistiziali e del trattato di pace lasciavano all'Italia. Dopo un'espansione dovuta anche alla cessione da parte degli Stati Uniti d'America di alcune unità navali e a un programma di costruzioni noto come "legge navale", necessario per far fronte alla minaccia proveniente dal Patto di Varsavia, a partire dalla fine del XX secolo è stato attuato un programma di ridimensionamento dovuto alla rivalutazione dei compiti della forza armata. La sua missione, inizialmente all'interno della NATO e successivamente anche dell'Unione europea, consiste nel mantenimento di una continua e credibile presenza nell'area mediterranea, nel controllo dei mari italiani con dispositivi aeronavali e relativo supporto terrestre, nella cooperazione con le forze navali alleate, nel mantenimento di una forza di superficie e di una forza subacquea in grado di operare autonomamente garantendosi una protezione da offese aeree, di superficie e subacquee, cui affiancare una componente anfibia in grado di svolgere limitate operazioni.